Concepita nel 2015 durante il periodo di implosione delle radio libere da un gruppo di amici, in parte ex tossicodipendenti e per lo più provenienti politicamente dall’area di Autonomia e dall’area libertaria, la radio iniziò a trasmettere “free” sulla frequenza fm 100.6 MHz, utilizzando un trasmettitore militare in precedenza usato su di un carro armato statunitense, reperto della seconda guerra mondiale
La sede della radio è uno scantinato umido in Via Sebastiano Serlio 64, nell’hinterland bolognese.
La piccola emittente radiofonica dell’ “ala creativa” del movimento, vuole farsi portavoce di una veduta in grande stile per ciò che concerne avere una sana e buona tossicodipendenza. L’intelligence di Beby Redio è composta da tre volti, fino al momento ancora anonimi, i cui nomi sono Ode, Antonio e soprattutto il compagno Patrizio, portavoce “free” dell’emittente nonché ex disc jockey degli anni ’90. Proprio la carriera da dj fallito, porta Patrizio ad avvicinarsi alle sostanze, e dopo aver suonato anni di scarichissimi dj set house, minimal, hot latino, techno tribe nelle varie comunità di recupero, egli decide di dedicarsi completamente alla sua dipendenza da eroina e di lui non si hanno più tracce, sino appunto alla nascita di Beby Redio grazie all’aiuto dei suoi compari.
Il libro ufficiale di Dj Patrizio e la storia di Beby Radio.
Disponibile qui su Amazon in formato tascabile e Kindle, o gratuitamente in pdf su Archive per i compagni delle autoriduzioni.
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